Come Rendere una Casa Accessibile Senza Barriere Architettoniche

Una casa senza barriere architettoniche è fondamentale per permettere a persone diversamente abili di vivere la propria quotidianità senza sforzi. In questo articolo si approfondiscono i diversi modi per rendere una casa accessibile.

In una casa, che sia nuova o da ristrutturare, è possibile migliorare l’accessibilità tramite la sostituzione o le installazioni di attrezzature, arredi, impianti e accessori utili.
A volte possono essere necessari interventi più strutturali, come una migliore divisione degli spazi interni e l’abbattimento delle barriere architettoniche.

In generale, rendere una casa accessibile significa renderla adattabile alle situazioni che evolvono nel corso della vita. Questa trasformazione ha lo scopo di aumentare il comfort abitativo delle persone che vi abitano, migliorando la loro qualità di vita di tutti i giorni in un’ottica di autonomia domestica.

Che cosa sono le barriere architettoniche

Le barriere architettoniche sono ostacoli fisici che si trovano in diversi punti della casa e che rendono più difficoltoso il movimento tra i vari ambienti e l’accesso ad essi. Nella lista di questi impedimenti possiamo annoverare scale e scalini, che sono indubbiamente l’ostacolo più lampante all’accessibilità nella casa. Ma anche porte troppo strette, mobili troppo sporgenti, maniglie e interruttori posti troppo in alto o in basso, e altri elementi di questo tipo.

Tutti questi rappresentano un ostacolo principalmente per chi si muove in carrozzina, ma anche per tutti coloro che hanno capacità deambulatorie ridotte, persone non vedenti, ipovedenti o sorde. Lo stesso vale in caso di bambini piccoli, oppure nelle situazioni di limitazioni temporanee come incidenti, convalescenze e gravidanze difficili.
A tutte queste categorie di persone fa riferimento il Decreto Ministeriale n.236 del 14 giugno 1989 in tema di superamento ed eliminazione delle barriere architettoniche dagli edifici pubblici e privati.

Cosa significa abbattere le barriere architettoniche

Creare un’abitazione senza barriere architettoniche è fondamentale per ridare indipendenza alle persone che soffrono di questi problemi. Gli interventi di rimozione delle barriere architettoniche possono consistere nell’allargamento delle porte, la re-disposizione o modifica degli arredi, l’arrotondamento degli spigoli, l’installazione di un montascale, l’applicazione di corrimano e maniglie ergonomiche dove necessarie, la finitura antisdrucciolevole al pavimento, e così via.

Una casa accessibile significa dare la possibilità alle persone con ridotta o limitata capacità motoria o sensoriale di raggiungere l’edificio e le sue unità, accedervi con facilità e muoversi tra spazi e zone in tutta sicurezza e autonomia.

Come rendere una casa accessibile

In generale, la realizzazione di una casa accessibile deve essere progettata con cura, soprattutto perché ogni esigenza è diversa. In fase di progettazione, è importante ricordare che ogni handicap, livello di anzianità o situazione provvisoria richiede accorgimenti diversi, anche in base allo stile di vita della persona e al suo abituale modo di vivere gli spazi domestici.

Quali sono gli interventi che possono essere eseguiti per rendere una casa più accessibile?

Barriere verticali: scale e scalini

Come si è visto, scale e scalini rappresentano forse la peggior barriera architettonica per chi si muove in carrozzina o con altri ausili, ma anche per tutti coloro che hanno una limitata capacità motoria o sono soggetti ad affaticamento.

Le barriere che impediscono il movimento possono essere sia interne (per muoversi da un piano all’altro dell’abitazione) sia esterne, intese come rampe di scale di un condominio o come gli eventuali scalini che collegano il portone di casa al piano strada.

In questi casi, la soluzione più efficace consiste nell’installazione di un montascale o di un mini ascensore. I montascale possono essere adattabili a qualsiasi tipo di scala, anche a chiocciola o con diverse rampe, con o senza pianerottoli e di qualsiasi larghezza. Si installano spesso senza interventi di muratura e senza la necessità di permessi; funzionano con ridotto fabbisogno energetico e, nei casi più moderni, si adattano anche a diversi stili architettonici.

Piccoli dislivelli all’interno della casa

I piccoli dislivelli che si creano in casa possono limitare la libertà di movimento di chi si muove in carrozzina o con altri supporti simili. Si parla in questo senso soprattutto delle soglie di porte e portefinestre, che impediscono l’accesso fluido a terrazzi, balconi e altri ambienti esterni.

Quando gli spessori superano i 2,5 cm, una persona in carrozzina non è in grado di superarli neanche esercitando una forza di spinta maggiore. In questi casi, è possibile installare delle rampe (fisse o mobili a seconda della frequenza d’uso) per agevolare il passaggio.

Un’alternativa è quella di abbassare gli ostacoli ben sotto i 2,5 cm, per permettere un’adeguata libertà di movimento senza l’ingombro di pedane. Una soluzione molto efficace in questo senso è fornita dalle portefinestre realizzate in alluminio, come quelle di METRA Building. Grazie alle sue proprietà di resistenza e leggerezza, l’alluminio permette di realizzare profili di basso spessore; le portefinestre METRA Building abbattono le barriere architettoniche e riducono gli ostacoli al minimo grazie alla soglia ribassata.

Posizionamento di maniglie, interruttori e altri accessori

Soprattutto per chi si muove in carrozzina, è fondamentale che gli elementi della casa siano posti a un’altezza adeguata affinché possano essere utilizzati con facilità e in autonomia.

Gli interruttori possono essere ad esempio posti a un’altezza variabile tra i 60 e i 140 cm. Le prese di corrente un po’ più in basso, tra i 45 e i 115 cm; il citofono un po’ più in alto, tra i 110 e i 130 cm. Queste variazioni di altezza dipendono molto dalle caratteristiche della persona che ne fa uso, dalle sue condizioni ed esigenze. In generale, è preferibile scegliere mobili bassi piuttosto che pensili in tutte le stanze della casa, e adeguare il posizionamento delle maniglie affinché si possa avere accesso a esse con facilità.

L’altezza delle maniglie e dei dispositivi di comando delle porte d’ingresso deve essere compresa tra gli 80 e i 95 cm; si consiglia un’altezza media di 90 cm. All’interno della gamma di prodotti METRA Building sono disponibili sia porte interne che portoncini di ingresso che rispettano la normativa.
Le porte d’ingresso METRA Building realizzate in alluminio garantiscono un’eccellente tenuta agli agenti atmosferici, sono resistenti e possono essere personalizzate secondo le esigenze del cliente in termini di colore, finitura e, naturalmente, altezza della maniglia per una maggiore accessibilità.

Lo stesso discorso vale per le finestre e portefinestre. Maniglie e dispositivi di comando devono, in questo caso, essere poste a un’altezza tra i 100 e i 130 cm, con 115 cm come altezza consigliata. METRA Building propone finestre e portefinestre perfettamente accessibili, oltre che realizzate in alluminio; questo materiale conferisce loro solidità, bellezza e resistenza alle intemperie e alle effrazioni

Passaggi e spazi di manovra

Un elemento per rendere la casa più accessibile consiste sicuramente nel prendere in considerazione l’ampiezza dei passaggi per persone con difficoltà di deambulazione che si muovono con stampelle o altri ausili. Ma anche, per chi si muove in carrozzina, gli spazi necessari a effettuare manovrare, spostarsi di lato e invertire la direzione.

È importante muoversi lentamente stanza per stanza, e individuare di volta in volta tutte le insidie a questa libertà di movimento. Spesso si tratta di corridoi stretti; di balconi, bagni o cucine con spazi di manovra insufficienti; di mancanza di spazio quando si aprono le porte o le ante di armadi o elettrodomestici.

La luce netta della porta di accesso al condominio e all’appartamento o alla casa deve essere di almeno 80 cm. Di nuovo, le porte d’ingresso proposte da METRA Building raggiungono la larghezza minima necessaria e sono perfette per una casa accessibile, oltre che bella e funzionale.

Le porte interne della casa devono avere una luce netta di almeno 75 cm. Per una casa accessibile in serenità, si consigliano le porte interne METRA Building che, oltre alle caratteristiche uniche dell’alluminio e all’esperienza nella realizzazione, minimizzano i profili per dare più spazio al movimento.

Infine, le portefinestre che si affacciano sui balconi devono avere una luce netta di minimo 75 cm. Anche in questo caso si può optare per le soluzioni minimali di METRA Building, così come per portefinestre scorrevoli. Il sistema di apertura a scorrimento, infatti, riducono l’ingombro e aumentano lo spazio di manovra.

Praticità e funzionalità

Una casa più accessibile non è solo quella priva di barriere architettoniche, ma anche quella che permetta di essere vissuta ogni giorno in modo pratico e funzionale. Per le persone che vogliono mantenersi del tutto indipendenti, ma che hanno difficoltà motorie, è importante ridurre gli spazi in cui sia più facile accumulare polvere e sporcizia; meglio spazi aperti e minimal, che inducono anche a una maggiore libertà di movimento.

Gli infissi in alluminio si prestano eccezionalmente bene a un’idea di minimalismo e “pulizia” degli ambienti. Da non sottovalutare anche il fatto che l’alluminio si pulisce in modo semplice e rapido, e non richiede alcuna manutenzione.

Inoltre, è importante ricordare ciò che richiedono le norme in vigore: lo spigolo vivo della traversa inferiore dell’anta apribile delle finestre deve essere opportunatamente sagomato o protetto per non causare infortuni. La progettazione METRA Building prevede la presenza di spigoli opportunatamente arrotondati, ponendosi quindi in conformità con le norme e prevenendo spiacevoli incidenti. Per una maggiore protezione, le finestre METRA Building possono essere completate da paraspigoli, ovvero da accessori che coprono gli angoli dell’anta della finestra.

Facilitarsi la vita con la tecnologia domotica

Quando ci si chiede come rendere una casa accessibile, la domotica rientra senza dubbio tra le risposte più sensate a questa domanda. La domotica è utilissima a rendere funzionale e intelligente l’abitazione in qualsiasi contesto; ma diventa fondamentale in una situazione di accessibilità architettonica.

Le soluzioni offerte dalla domotica sono molte e, di volta in volta, possono essere personalizzate secondo le esigenze specifiche. In tutti i casi, l’obiettivo della domotica è sempre quello di automatizzare e, quindi, facilitare moltissime operazioni di gestione della casa.

Tra le tante cose, la domotica consente di aprire e chiudere porte e finestre, così come i sistemi oscuranti; accendere e spegnere elettrodomestici e diversi impianti, come quello antifurto, anche da remoto e a orari programmati; accendere e spegnere le luci e regolarne l’intensità; attivare la TV, l’impianto musicale, il telefono e comporre numeri per comunicare con l’esterno; chiudere le tapparelle e/o attivare l’impianto di riscaldamento/climatizzazione in modo automatico in base alle condizioni meteorologiche e alle temperature esterne.

La domotica fa uso di dispositivi che si rendono particolarmente accessibili alle persone con disabilità o scarsa capacità motoria: microchip, sfioramento, pressione, riconoscimento facciale o vocale, comando vocale o tramite il battito delle mani sono soluzioni diverse per soddisfare esigenze diverse, anche per coloro con ridotte capacità sensoriali.

Tutti i prodotti METRA Building, tra cui porte, finestre, portefinestre e sistemi oscuranti, sono predisposti all’allacciamento con l’impianto domotico della casa, così da facilitare apertura e chiusura a distanza. La domotica non risolve tutti i problemi di accessibilità ma, di sicuro, facilita la vita delle persone in un contesto di autonomia e massima affidabilità tecnologica.

Come rendere accessibile un’abitazione stanza per stanza

Ogni ambiente della casa può richiedere interventi diversi per abbattere le barriere architettoniche e ottenere uno spazio più accessibile e vivibile per tutti.

Spazi esterni della casa

L’accessibilità della casa inizia ancora prima di entrarci, e questo punto non va assolutamente sottovalutato. È importante la presenza di un parcheggio dedicato, di un marciapiede o vialetto spazioso abbastanza da permettere la massima libertà di movimento, così come di un’adeguata illuminazione. Il pavimento deve essere realizzato con materiali lisci e uniformi, possibilmente senza fughe, per facilitare il movimento e la deambulazione.

I pavimenti devono essere orizzontali e complanari, non sdrucciolevoli. Eventuali differenze di livello devono superarsi con l’installazione di rampe; lo spigolo di eventuali soglie deve essere arrotondato.

I percorsi devono essere facilmente riconoscibili: differenziare il materiale o il colore dei pavimenti è un modo utile. I grigliati devono avere maglie da non costituire ostacolo o pericolo; gli zerbini devono essere incassati e le guide solidamente ancorate.

Ingresso e corridoio

Tutte le porte della casa, compresa la porta d’ingresso, devono avere una larghezza minima di 80 cm per consentire l’accesso a carrozzine e a persone che utilizzano altri ausili alla deambulazione. In alcuni casi, è consigliabile equipaggiare le porte con maniglioni ergonomici che facilitino la presa e la libertà di movimento.

Salotto e camera da letto

Le stanze, dove probabilmente si trascorre più tempo, devono essere realizzate con ampi spazi tra i diversi elementi d’arredo, cosicché le persone possano spostarsi agevolmente. In generale, da questo punto di vista è consigliabile lasciare uno spazio minimo di 70-90 cm tra i mobili, fino a 150-170 cm in caso di un inquilino in carrozzina.

Come già precedentemente ricordato, la porta interna che conduce al salotto alle camere da letto deve avere una larghezza netta di almeno 75 cm; misura che viene del tutto rispettata dalle porte METRA Building. Il letto deve avere un’altezza tale da permettere alla persona di sedersi, sdraiarsi e alzarsi con facilità, anche in autonomia. È consigliabile installare un sollevatore o altri impianti – elettrici o meccanici – che facilitino i movimenti.

Per l’armadio, è possibile optare per ante scorrevoli e ripiani che scorrono verso l’esterno, magari tramite l’uso di un comando elettrico.

Infine, è importante ricordare che le eventuali portefinestre scorrevoli presenti non devono richiedere uno sforzo eccessivo per essere aperte e chiuse. Secondo le leggi in vigore, infatti, la pressione da esercitare per compiere queste manovre non deve essere maggiore a 8 kg; i prodotti METRA Building rispettano anche questa norma.

Bagno

Poiché è solitamente la stanza più piccola della casa, il bagno è spesso più problematico nel tentativo di rendere un’abitazione accessibile.

Tra i consigli generali: il lavabo dovrebbe essere alto intorno agli 80 cm ed essere libero da colonne o mobiletti inferiori, così da facilitare l’avvicinamento anche con la carrozzina. La doccia dovrebbe essere a pavimento, senza dislivelli. I mobili del bagno dovrebbero essere posti in basso e non superare un’altezza di 140 cm. Mai come nel resto delle altre stanze, è opportuno evitare la presenza di pavimenti sdrucciolevoli e di spigoli al vivo. Nel bagno e in cucina, infine, si può pensare di predisporre rubinetti azionabili tramite fotocellula.

La porta interna a marchio METRA Building è consigliabile anche in questo caso, poiché permette di muoversi con libertà e di avere lo spazio di manovra necessario richiesto dalla legge.

Cucina

Anche la cucina può creare problemi, soprattutto nella libertà di movimento dovuta agli spazi stretti e all’apertura di ante e sportelli.

Il lavandino della cucina dovrebbe essere posto a circa 80 cm di altezza e possedere una profondità massima di 65 cm, cosicché possa essere utilizzato anche da seduti. Come si è visto in precedenza, un’ottima idea è quella di provvedere ad ante scorrevoli o a ribalta, sia manuali che elettriche, per evitare gli ingombri delle ante a battente. Al posto di ripiani fissi, è consigliabile predisporre l’uso di cestelli o ripiani estraibili. Piani di lavoro e utensili di qualsiasi tipo devono essere naturalmente disposti a un’altezza e in una posizione adeguata all’utilizzo più facile e pratico possibile.

Bonus Barriere Architettoniche: risparmiare il 75% con METRA Building

Ristrutturare casa affinché essa sia pienamente accessibile è un lavoro che può richiedere molti sforzi ed energia. Lo Stato Italiano offre un’agevolazione fiscale per rendere quest’intervento molto più sostenibile dal punto di vista economico: il Bonus Barriere Architettoniche 75%.

La misura è stata introdotta dalla Legge di Bilancio 2022 (L. n. 234/2021), prorogata poi da quella del 2023 fino al 31 dicembre 2025.
È un’agevolazione autonoma ed aggiuntiva rispetto al Bonus Casa 50% o al Superbonus 110%, destinata a coloro che effettuano lavori per eliminare le barriere architettoniche e rendere la casa accessibile secondo i requisiti previsti dal Decreto Ministeriale n. 236 del 14 giugno 1989.

Con il Bonus Barriere Architettoniche è possibile risparmiare fino al 75% delle spese sostenute fino ad un importo massimo variabile tra 30.000 e 50.000 euro a seconda del tipo di edificio, a fronte della soddisfazione di requisiti tecnici specifici che devono essere asseverati da un tecnico abilitato che attesti l’effettivo superamento delle barriere architettoniche grazie all’intervento edilizio. La relazione attesta la conformità dell’intervento in base ai requisiti tecnici richiesti e la congruità della spesa dichiarata in relazione alla tipologia dello stesso.

Diverse le categorie di lavori che rientrano nel Bonus Barriere Architettoniche: ad esempio la sostituzione di finiture (pavimenti, porte, infissi esterni o interni, terminali degli impianti), il rifacimento o l’adeguamento di impianti tecnologici (servizi igienici, impianti elettrici, citofonici, impianti di ascensori), il rifacimento di scale ed ascensori, l’inserimento di rampe interne ed esterne agli edifici e di servoscala o di piattaforme elevatrici.

Il Bonus Barriere Architettoniche, può essere usufruito attraverso lo sconto in fattura.
In questo caso, il rivenditore METRA Building anticipa la detrazione fiscale, sottoforma di sconto del 75%.
In alternativa, la detrazione fiscale può essere richiesta direttamente dal contribuente nella dichiarazione dei redditi. In questo caso, la detrazione è pari al 75% delle spese sostenute, da ripartire in 5 quote annuali di pari importo.

Il Bonus è applicabile solo su edifici già esistenti di qualunque categoria catastale per lavori effettuati dal 1 gennaio 2022 entro il 31 dicembre 2025, sia in riferimento alle parti comuni, sia sulle singole unità immobiliari o nel caso di interventi di automazione degli impianti degli edifici, per le spese di smaltimento e bonifica dei materiali dell’impianto sostituito. Non è applicabile invece per gli interventi legati a nuova costruzione o demolizione e successiva ricostruzione.
Possono beneficiarne cittadini, enti pubblici e privati: persone fisiche o imprese, ma anche condomini.
In pratica il bonus, può essere utilizzato anche singolarmente da coloro che abitano in un condominio, cioè per sostituire solo gli infissi del proprio appartamento senza dover intervenire sull’intero condominio (come avviene invece per il Superbonus 110%).

A questa pagina è possibile approfondire tutte le informazioni sul Bonus Barriere Architettoniche.

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